Diamo il benvenuto ad Atina

28/06/2018

L’Associazione dà il benvenuto a una nuova Città del Vino, il Comune di Atina, nella Provincia di Frosinone (Lazio), situata nel cuore delle Mainarde alle pendici del colle di S. Stefano, sperone del monte Prato che chiude a sud-est la Valle di Comino, un’ampia conca appenninica formata dall’alto bacino del fiume Melfa e dal torrente Mollarino.

Nonostante le devastazioni subite durante la seconda guerra mondiale, la parte moderna è caratterizzata da emergenze architettoniche che testimoniano la sua ricchezza storica e che si aprono quasi tutte lungo il fronte edilizio del palazzo Cantelmo: la Cattedrale Santa Maria Assunta, il Palazzo Prepositurale, le residenze dei Visocchi, dei Fasoli, dei Palombo. Nel tessuto abitativo minore emergono l’ex convento di San Francesco, il Museo Civico Archeologico, numerosi resti di epoca romana. Testimoniano la civiltà romana i reperti presenti nel museo, il circuito delle mura, la posterula, le epigrafi, i resti di edifici, i monumenti funerari. La civiltà medievale è rintracciabile nella cinta muraria con le case mura, nella Porta di Santa Maria, nel Palazzo Ducale del XIV sec. con cappella palatina affrescata, negli affreschi di vita cortese e nei reperti conservati nei locali della Biblioteca Comunale tra i quali spicca un turibolo del VI-VII sec. d. C., nei ruderi del fortilizio medievale sulla collina di S. Stefano, nel complesso architettonico dell’area cimiteriale. Del seicento si conservano il palazzo vescovile, il convento di S. Francesco, la chiesa Madonna delle Grazie, la chiesa di San Nicola. Il Settecento è rintracciabile nella facciata della chiesa Cattedrale di S.Maria Assunta , nel battistero ligneo e nelle tele del Velpi presenti al suo interno, nel palazzo Fortucci-Marrazza, nel palazzo Visocchi entro le mura, nella cappella di S. Croce al Colle a pianta ottagonale, nella chiesa Madonna del Carmine di Rosanisco, ricca di affreschi, nella chiesa della Madonna di Loreto e san Ciro in Settignano. Sono testimonianze del XIX sec. il palazzo Marrazza in via Fornari, il palazzo Visocchi e il palazzo Sabatini fuori le mura, gli esempi di edilizia residenziale operaia al Colle e di archeologia industriale come la cartiera e la ferriera.

Il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari, inserito nel Centro regionale di Arti e Tradizioni Popolari, raccoglie e studia tutto il materiale riguardante la storia, la cultura, l’economia, i dialetti, i costumi, il folklore degli abitanti della valle di Comino. Un intero settore è stato dedicato al costume tradizionale internazionale utilizzando gli abiti donati dai gruppi folkloristici che ogni anno si esibiscono nel corso del Festival Internazionale del Folklore.

Numerose manifestazioni estive forniscono l’occasione per momenti di svago: le mostre varie, il festival del Jazz, il Festival Internazionale del Folklore, il ”Gran premio dell’arco”, “Una scultura per Atina”, La sagra del fagiolo cannellino, “Cantina Atina”, le competizioni sportive, le attività teatrali e concertistiche, le feste rionali, le feste religiose.

Da non mancare una degustazione di Cabernet e un assaggio del Fagiolo Cannellino di Atina Dop, rinomato per le sue qualità organolettiche.