Diamo il benvenuto a Priocca

05/11/2021

L’Associazione dà il benvenuto ad una nuova Città del Vino, il Comune di Priocca (CN), incastonata tra Borbone e Tanaro con agevoli comunicazioni tra le due valli. Si pensa che il primo nucleo abitato sia stato il Colle della Stella, situato sulla strada che porta da Alba ad Asti, in posizione soleggiata. I primi abitanti del Colle della Stella furono quasi certamente i Liguri, precisamente gli Euburiati che si stanziarono lì perché potevano sorvegliare un tratto del fiume Tanaro che segnava il confine con la tribù rivale degli Statielli. I Liguri furono poi sottomessi dai Romani che attuarono la riorganizzazione dei villaggi a partire dai centri più grandi come Pollenzo, Alba e Asti. A partire dal III secolo d.C. la zona subì delle invasioni dei Barbari, come testimoniato dalla chiesetta dedicata a S. Michele protettore dei Longobardi. Dopo il periodo carolingio e la successiva caduta della dominazione dei Franchi, i Vescovi affermarono il loro potere. Nei primi anni del X secolo giunsero i Saraceni che in una prima incursione avevano già raso al suolo la città di Asti. La seconda ondata fu quella che certamente colpì il territorio di Priocca; ai Saraceni si può quindi attribuire la distruzione del Colle della Stella che costrinse gli ultimi superstiti a rifugiarsi in regione Pometto, a ridosso del Colle di San Vittore. Durante il periodo feudale molti feudatari della sinistra del Tanaro, tra cui Priocca, dipendevano dal Vescovo di Asti. Nel XI secolo diventò feudo dei Roero di Asti e nella seconda metà del secolo successivo Benedetto Damiano dei Signori di Castellinaldo ottenne l’investitura dei Priocca dal Duca d’Orleans. La famiglia Damiano tenne il feudo di Priocca per oltre tre secoli, sino all’estinzione. Il secolo XV fu caratterizzato, nella prima metà, dalle lotte tra i Francesi e gli Spagnoli coinvolgendo il paese in queste vicende. La chiesa di San Vittore, eretta alla sommità del colle sovrastante, e gli abitati intorno ad essa furono abbandonati dagli abitanti che si rifugiarono nel castello che sorgeva su di una collina non distante da San Vittore e fatto costruire intorno al 1100 da un feudatario del Vescovo di Asti. Nel tempo, intorno ad esso si formò un vero borgo medioevale, circondato da mura e fossale per la difesa. La Chiesa di S. Stefano, oratorio del castello, divenne la chiesa parrocchiale, abbandonando pian piano S. Vittore perché meno sicura. Questo fatto portò ad un rapido spostamento degli abitanti verso le zone del castello (la Villa). Nel XVII secolo Priocca fu coinvolta in parecchie guerre e la peste del 1630 (la stessa descritta nei "Promessi Sposi" da Manzoni) provocò parecchie vittime tra la popolazione. Seguirono anni di carestia e crisi economica ma nei secoli XVII e XVIII la popolazione ebbe un progressivo aumento e il paese si consolidò nella sua forma attuale. Nel 1813 morì l’ultimo discendente della famiglia Damiano e i feudi passarono ai figli della sorella, sposata con il marchese Annibale Faussone di Clavesana. Il Comune acquistò il castello dagli eredi e lo abbatté, ricavandone la piazza. Nel XX secolo, negli anni tra il 1905-1908 venne abbattuta la chiesa di S. Stefano e costruita quella attuale. Il campanile e la canonica vennero ultimati negli anni ’20. Numerose le aree di interesse (le tante chiese, la Fontana Lesca, il Cimitero di Guerra, i Sentieri del Roero). Da non mancare le manifestazioni in calendario (la Fiera di primavera la prima domenica di maggio, la Festa di leva   verso i mesi di aprile/maggio e la Festa di San Rocco nella seconda metà di agosto) e un assaggio dei pregiati vini e prodotti locali.

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