Paglieta è situata vicino la “Costa dei trabocchi” e dal punto più alto del paese è possibile vedere tutta la vallata del Sangro con la Majella, il Gran Sasso fino ad arrivare a San Giovanni in Venere e al Mare Adriatico. Le origini del paese sono molto antiche: fu dapprima avamposto Frentano, poi colonia romana. La prima menzione viene documentata nel 1087, quando compare tra i sette Castelli oggetto di una compravendita tra il monastero di S. Giovanni in Venere, che lo riceve, e la diocesi di Chieti, che lo cede; sul finire del XII secolo viene citata come Palletum e Castrum Palletae, termini che provengono da palea (tipo di foraggio e/o legumi) o da pagliara (casa in argilla). Del secolo seguente risultano essere le mura, di cui rimangono alcuni torrioni, l’arco ogivale della porta d’accesso e la torre campanaria, indi, dal 1312 al 1533 il paese appartenne a Lanciano ma successivamente dal 1577 all’estinzione dei feudi fu della famiglia Mormile-Pignatelli. Il paese partecipò ai moti dell’Unità d’Italia con Giuseppe Tretta che fu maggiore garibaldino. Subì l’occupazione delle truppe tedesche prima e di quelle inglesi successivamente, ma senza subire danni nonostante fosse posizionata lungo il tracciato della Linea Gustav (Seconda guerra mondiale).