Comune di Montalcino

Sede amministrativa

Piazza Cavour 13 53024 Montalcino (Siena)

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Identikit

Sull’origine del nome di Montalcino esistono almeno due ipotesi. Alcuni ritengono derivi dal Mons Lucinus citato nel documento dell’814, nome in onore dalla dea Lucina o riferimento alla parola latina lucus, che significa “bosco sacro”, o più genericamente “piccolo bosco”. Altri, invece, fanno derivare il toponimo da Mons Ilcinus, dal latino mons (“monte”) e ilex (“leccio”), cioè “monte dei lecci”, pianta assai diffusa nella zona rappresentata anche nello stemma cittadino. Con il trascorrere dei secoli il nome, ad ogni modo, si sarebbe poi trasformato, da Mons Lucinus o Mons Ilcinus, in Mons Elcinus e successivamente nell’attuale Montalcino.
Il primo nucleo abitativo si ritiene risalga al X secolo. In questo periodo la popolazione ebbe un notevole incremento demografico.
In epoca medievale l’attività economica prevalente era la conceria e Montalcino disponeva di numerose fabbriche per la lavorazione del cuoio, fabbriche che erano celebri per la qualità dei loro prodotti. In seguito, com’è successo a molti centri abitati della provincia di Siena, anche Montalcino conobbe una gravissima crisi economica e demografica.
Come molti dei borghi medievali della Toscana, Montalcino ha vissuto lunghi periodi di pace che hanno consentito agli abitanti una certa prosperità. Questa pace e il relativo benessere, tuttavia, sono stati interrotti da una serie di episodi estremamente violenti.
Nel corso del tardo Medioevo Montalcino era ancora un comune indipendente di notevole importanza grazie alla sua posizione sulla vecchia Via Francigena, la strada principale tra la Francia e Roma, ma col passare del tempo entrò nell’orbita della potente Siena.
Come un satellite di Siena, al momento della battaglia di Montaperti 1260, Montalcino fu profondamente coinvolto nei conflitti in cui anche Siena era implicata, in particolare in quelli con la città di Firenze nel corso del XIV secolo e del XV. Come molte altre città dell’Europa centrale e dell’Italia settentrionale, la città è stata anche interessata dalle lotte intestine tra i ghibellini e i guelfi (rispettivamente sostenitori del Sacro Romano Impero i ghibellini e sostenitori del Papato i guelfi). Fazioni dei due schieramenti controllarono la città in diversi momenti alla fine del periodo medievale.
Dopo la caduta di Siena nel 1555 i nobili senesi si arroccarono in città per 4 anni con la speranza di poter un giorno ritornare a Siena, dando vita alla Repubblica di Siena riparata in Montalcino. Ma alla fine anche Montalcino entrò a far parte del Granducato di Toscana fino all’Unità d’Italia 1861.
La situazione è radicalmente cambiata nella seconda metà del XX secolo. Nel caso di Montalcino la sua fortuna è stata quella di trovarsi al centro di una delle più importanti zone di coltivazione di uva. Il territorio, infatti, è celebrato per la presenza di vigneti di Sangiovese dai quali si ottiene il famoso Brunello di Montalcino e che vengono utilizzati, inoltre, per la produzione di due altri DOC: il Rosso di Montalcino e il Sant’Antimo.
Il 1º gennaio 2017 il comune di Montalcino si è fuso con quello di San Giovanni d’Asso; il nuovo comune ha mantenuto la denominazione di Montalcino. Con questa fusione il nuovo comune è diventato il 36º comune più grande d’Italia per estensione, nonché il 5º della Toscana e il 1º della provincia di Siena.

 

foto di (locationscout.net, giovannicarrieri.com, lovefromtuscany.com, visittuscany.com)

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