Suno è ricordato ufficialmente in una carta del 1014 col nome di Sunus. Intorno al Mille fu fondata la Pieve dedicata a San Genesio, notaio di Arles, da dove provennero alcuni frammenti ossei: a questa figura è legata la narrazione di Carlo Bascapè riguardante un ricco signore di Arles che avrebbe portato lui stesso i resti del martire a Suno in seguito a una visione.
Intorno al Cinquecento la famiglia Della Porta ottenne il feudo di Suno e vi costruì un castello nella parte alta del borgo. Nei primi anni del Seicento Suno ospitò il conte Gian Battista Caccia, detto il Caccetta (forse la sua vicenda ispirò Alessandro Manzoni per la figura di don Rodrigo), delinquente e assassino per diletto che si circondava di bravi e che venne condannato a morte dagli Spagnoli a Milano nel 1605.
Ironia della sorte, la sua casa divenne la pievania, cioè la casa del parroco.