Morrovalle, che dal 2010 ha superato la soglia dei 10.000 abitanti acquisendo cosi il titolo di Città sorge su una delle tante colline che circondano la vallata del fiume Chienti ad un’altitudine di 245 metri sul livello del mare e a 15km di distanza dal Mar Adriatico. Il centro storico conserva ancora il suo aspetto medievale con i tratti dei borghi sorti intorno all’anno Mille e, nonostante lo sviluppo commerciale e industriale che dagli anni 60’ ha caratterizzato la più moderna frazione di Trodica, nelle campagne è possibile trovare tracce di quella civiltà contadina che per secoli e secoli ha rappresentato un vero e proprio modello di vita in tutta l’area della Marca.
Accanto alle tante aziende calzaturiere che fanno di Morrovalle uno dei centri del distretto calzaturiero fermano-maceratese, il territorio si caratterizza per la presenza di numerosi agriturismi e aziende agricole di qualità, legate in particolare alla produzione di vino, tanto che Morrovalle può vantare il riconoscimento di qualità “Città del Vino”. Un articolarsi di storia, cultura, tradizioni, enogastronomia che si intreccia alle bellezze paesaggistiche delle dolci colline, aprendo le porte a orizzonti e visioni panoramiche che spaziano dai Sibillini all’Adriatico.
Poco noto ai più è il fatto che Morrovalle è sede di un importante Miracolo Eucaristico avvenuto alla metà del Cinquecento. Correva l’anno 1560 quando nella notte tra il 16 e il 17 Aprile un incendio distrusse la Chiesa del Convento dei Frati Minori Francescani. Dieci giorni dopo tra le macerie venne rinvenuta l’ostia consacrata miracolosamente intatta, mentre la pisside d’argento che la conteneva e il tabernacolo erano andati completamente bruciati. Giunta la notizia a Roma Papa Pio IV fece istruire un processo canonico chiamando a raccolta tutti i testimoni che avevano visto con propri occhi l’ostia consacrata; fu quindi stesa una relazione e istituita una commissione di cinque cardinali, i quali, al termine dei lavori, decretarono che si trattò di un miracolo. Il 19 settembre del 1560 Papa Pio IV emise una bolla con la quale sancì ufficialmente l’evento miracoloso. Col passare dei secoli, tra le varie soppressioni degli ordini religiosi, non si sa più che fine abbia fatto l’ostia miracolosa, ma lo spirito del miracolo eucaristico sopravvive ancora oggi più forte che mai nella comunità morrovallese che ogni anno il 27 Aprile ricorda l’evento con la cosiddetta “Festa dei Perdoni”.