Comune di Riola Sardo

Sede amministrativa

Via Umberto I, n. 16 09070 Riola Sardo (OR)

Enti e aziende del territorio

Identikit

L’ area fu abitata già in epoca pre nuragica e nuragica per la presenza nel territorio di costruzioni e sepolture, e di numerosi nuraghi.
Nel medioevo appartenne al giudicato di Arboreae fece parte della curatoria del Campidano di Oristano.
Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del marchesato di Oristano, e alla definitiva sconfitta degli arborensi (1478) passò sotto il dominio aragonese, ove divenne un feudo regio.
Nel XVIII secolo venne incorporato nel marchesato d Arcais, feudo dei Flores Nurra, ai quali venne riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Nella periferia est del paese sono visibili i ruderi dell’ antica chiesa di Santa Corona, di recente attribuita ai templari, la cui data di edificazione non è certa, ma è certo che nel XII secolo esisteva già, quindi sicuramente costruita fra il 1100 e il 1200 .
Nel paese sono interessanti la settecentesca Casa Carta, una delle più antiche abitazioni dell’ architettura civile oristanese di quel periodo, e la chiesa parrocchiale di San Martino ( secolo XVI) .
La chiesa di San Martino, che attualmente in uso, è stata costruita su una precedente costruzione in stile romaniconel XVI secolo, il campanile che vi sorge a fianco è stato invece aggiunto nel XVII secolo. Di particolare rilevanza all’ interno della chiesa di San Martino sono il crocefisso ligneo del settecento a grandezza naturale, e le due acquasantiere scolpite in pietra. Da notare anche una piccola acquasantiera nella sacrestia, sulla quale si legge chiaramente 1777

CHIESA DI SANTA CORONA
IL nome originale di questa chiesa è Sancta Corona de Rivora ( d Errivora). Di essa non si conosce con certezza la data di costruzione, ma un documento ecclesiastico medievale di recente ritrovamento dimostra che questa chiesa esisteva già nel XII, ed era anche molto importante. Secondo recenti studi la chiesa è stata edificata dai Templari , e ad essi apparteneva nel medioevo.
La dimostrazione dell’appartenenza ai templari è data da diversi elementi. In un antico documento medievale per una donazione, si cita il presbitero di sancta Corona de Rivora che nello stesso documento è definito con il grado di “ capitano”: l attribuzione dei gradi militari anche ai religiosi è una peculiarità dei Templari. La presenza di un sacerdote che allo stesso tempo è un militare è un chiaro indizio.. Inoltre, nel documento medievale, la chiesa di Santa Corona viene definita Tempio, anche questo è un aspetto tipico dei Templari. IL nome stesso della chiesa ,Sancta Corona, si lega ad un culto che è particolarmente connesso con la terra santa. L attribuzione dei templari è comprovata anche da numerosi simboli presenti nelle decorazioni della chiesa. Molti di questi simboli sono presenti nelle vie del paese, in quanto parti della chiesa sono state riutilizzate per decorare le facciate delle case, dopo che la chiesa fu abbandonata e inizio a crollare.
Dai documenti risaliti sino a noi risulta che la chiesa necessitava di importanti opere di restauro già nel XV secolo. La chiesa di Santa Corona è stata infatti misteriosamente abbandonata e lasciata crollare a partire dagli anni 30. Di essa infatti si conservano solo alcune parti, e la maggior parte delle decorazioni caratteristiche sono state portate via negli anni. Ben conservato è rimasto solo un annesso della navata centrale, che è stato aggiunto in data molto posteriore alla costruzione della chiesa. Dalla navata centrale rimangono solo la parte centrale di fondo e la parete destra, con ancora visibili alcune nicchie in arenaria, di cui un ad arco con delle colonne decorate ai lati.
Dal 2009, i ruderi della chiesa si trovano finalmente in fase di restauro. Il comune ha iniziato un opera di rivalorizzazione dell’ area e Santa Corona è stata inserita i un piano di restauro finanziato con fondi regionali ed europei.

FESTE
Sant’ Anna e Gioacchino (26 luglio) una delle feste più importanti e sentite dai riolesi. Nei giorni precedenti ( il 24) si va a tagliare l’alloro ,i giovani del paese e il comitato tagliano i rami di queste piante in segno di festa che verrà poi distribuito solitamente il 25 mattina in tutto il paese passando di via in via con i trattori La festa dunque inizia il 25 per poi proseguire il 26 , giorno vivo della festa in cui la notte si svolge lo spettacolo pirotecnico tra i più belli della Sardegna.
Il patrono vero e proprio è San Martino a cui è dedicata la chiesa e si festeggia l 11 novembre. E’ tradizione solitamente che la notte precedente i giovani del paese di rientro dagli spuntini organizzate per il patrono , distribuiscano canne nelle porte dei paesani ritenuti tra i più “beoni”.
Altri eventi sportivi e culturali invece sono, gli spettacoli al Parco dei Suoni di cuccuru mannu e le gare internazionali e mondiali di motocross che si svolgono nel crossodromo comunale “ le Dune”. Ricordiamo infine l ormai tradizionale “ Motoraduno della Vernaccia” che si svolge solitamente la prima o la seconda domenica di settembre.

 

 

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