Poggiofiorito è un Comune di 798 abitanti della Provincia di Chieti, in Abruzzo, che da ottobre è una nuova Città del Vino. Fa parte dell’Unione dei Comuni della Marrucina. Si distingue per un ampio parco pubblico che precede l’abitato nella strada che si percorre venendo da Orsogna e Ortona, altre due Città del Vino; il giardino possiede cedri, un campo da calcio, un parco giochi, un monumento ai caduti e un chioschetto.
Il borgo attuale fu fondato nel XVI secolo da feudatari del barone Crognale di Arielli, ed era costituito dai gruppi di case di Casale, Fonte di Pojo (il Poggio) e Villarielli, il “vecchio” nome del paese attuale. Singolare la vicenda che riguarda i contrasti col confinante comune di Arielli a causa dell’ubicazione della stazione della costruenda linea ferroviaria Ortona-Guardiagrele, al punto che il consiglio comunale decise nel 1911 di cambiare nome da Villarielli a Poggiofiorito per troncare ogni riferimento di presunto legame con Arielli.
Nella seconda guerra mondiale il paese fu duramente bombardato dagli alleati per cacciare gli occupanti tedeschi; negli anni ’60 fu ricostruito, sviluppando l’attività industriale. Il suo monumento più significativo è la Chiesa parrocchiale di San Matteo (XVIII sec.) ricostruita dopo i danneggiamenti subiti nel corso della seconda guerra mondiale.
Il territorio di Poggiofiorito è profondamente legato alla riscoperta della musica tradizionale abruzzese; ha dato i natali al fisarmonicista Tommaso Coccione, che emigrando in America nel primo ‘900, compose varie mazurke e polke abruzzesi, divenendo molto famoso. Morto prematuramente a 36 anni, l’eredità di Tommaso fu raccolta dai figli Vincenzo e Camillo Coccione, che seguirono le orme paterne nel comporre musica popolare per balli, polke, tarantelle, valzer, inni. A Tommaso Coccione è dedicato un museo che valorizza la comunità e le tradizioni contadine.
La produzione vitivinicola è dedicata ai vini tipici d’Abruzzo: Cerasuolo, Montepulciano e Trebbiano (con le relative DOC), ai quali si aggiungono la DOC Abruzzo e gli IGT Colline Teatine e Terre di Chieti.