Il nome Vallagarina o Val Lagarina (Lagertal in tedesco) identifica l’ultimo tratto tra i monti della valle percorsa dal fiume Adige. È la porta del Trentino che si apre alla pianura, crinale di congiunzione tra territori e culture diverse.
Al visitatore la valle si presenta con un paesaggio rimasto immutato nel tempo: un solenne solco in cui la mano dell’uomo ha disegnato un giardino di vigneti in cui si innalzano – simili a sentinelle storiche – torri, bastioni, fortificazioni, mura merlate di numerosi castelli, scrigni d’antiche leggende. Un ambiente che vanta montagne come il Baldo, che fin dal Rinascimento è stato acclamato «giardino d’Italia» per la ricchezza della sua flora.
In questo paesaggio di grande suggestione l’uomo ha forgiato il profilo economico lagarino, prevalentemente a carattere industriale-agricolo e sviluppatosi fortemente nel secondo Dopoguerra grazie all’insediamento di molte industrie perlopiù manifatturiere.
Foto di Carlo Baroni fototeca Trentino Sviluppo Spa, di Sara Pezzato, di Michela Pezzini