1987/2017: L’ASSOCIAZIONE CITTÀ DEL VINO COMPIE TRENT’ANNI
Il 21 marzo 1987 nascevano a Siena le Città del Vino, come risposta delle pubbliche amministrazioni e della filiera del territorio alla crisi che aveva colpito il settore, messo in ginocchio pochi mesi prima dallo scandalo del vino al metanolo.
Quando, nell’autunno del 1986, il vino italiano fu travolto dallo scandalo della sofisticazione al metanolo, il Paese rimase attonito di fronte al primo allarme alimentare. Chifu testimone di quel fatto di cronaca non può non ricordare come l’idea che la scelleratezza di pochi operatori senza scrupoli potesse attentare alla salute dei cittadini, attraverso la manipolazione di prodotti alimentari, scosse l’opinione pubblica a tal punto che fu immediata la percezione di una mancanza di garanzie e certezze per i consumatori. Oggi, che gli allarmi alimentari – reali o presunti – sono all’ordine del giorno, è difficile immaginare la portata di quella vicenda che, avendo causato la morte di 19 persone e la cecità di altre 15 in Lombardia, Piemonte e Liguria, rivelò chiaramente la necessità di lavorare alla costruzione del concetto di “sicurezza alimentare” .
Nel frattempo una serie di avvenimenti aveva attivato i fermenti che avrebbero portato poi, negli anni a venire, alla nascita di fenomeni nuovi legati ad una maggiore attenzione all’ambiente, al recupero della cultura rurale e del vino, alla salute ed al benessere fisico, alla qualità della vita. In sintesi, stava nascendo il turismo enogastronomico.
Dai 39 soci di allora ai circa 450 di oggi, l’Associazione ha attraversato più di un quarto di secolo dando voce ai piccoli Comuni e sostenendo l’importanza del “buon governo dei territori”. Numerosi sono stati gli avvenimenti che in questo arco di tempo hanno trasformato il mondo dell’enologia e che ne hanno in qualche modo suggerito e guidato le scelte, dallo sviluppo di progetti legati all’etica ed alla professionalità, alla disseminazione di buone pratiche, dalla promozione di iniziative, convegni ed incontri, fino a sollecitare Governo, Parlamento e Istituzioni pubbliche sui più importanti temi che interessano la filiera vitivinicola e la qualità della vita nei territori del vino.
Nel 2012 per festeggiare i primi 25 anni di attività l’Associazione ha stilato una cronologia degli avvenimenti più salienti legati al mondo dell’agroalimentare e della vitivinicoltura italiani e raccolto le memorie e le previsioni di ricercatori, giornalisti, produttori, politici e personaggi della cultura il cui lavoro aveva a vario titolo incontrato quello dell’Associazione. Queste testimonianze sono state poi “raccontate” nel “Il Buonpaese. Territorio e gusto nell’Italia in declino" un volume a firma del Professor Rossano Pazzagli, docente di Storia del Turismo e di Storia Moderna e Contemporanea presso l’Università di Campobasso, che analizzando le origini, l’identità e l’esperienza delle Città del Vino, ha ripercorso la storia italiana degli ultimi decenni puntando sull’importanza del territorio rurale, sul ruolo dei Comuni, sul rapporto tra agricoltura e turismo, sulla funzione della cultura e – aspetto non meno importante – sulla debolezza della politica, incapace, nel corso di questi anni, di capire che stava e sta nel territorio il valore su cui puntare una rinascita possibile per le nostre comunità.
Nel 2017, accanto ad una serie di altri appuntamenti che verranno organizzati per celebrare il trentennale, vogliamo riprendere la cronologia dei passaggi che hanno scandito la nostra attività aggiornandola con le più recenti iniziative, riflessioni e proposte: una sorta di curriculum vitae dell’Associazione per ricordare il contributo che abbiamo dato e che vogliamo continuare a dare in termini di informazione, formazione e sviluppo della qualità agroalimentare, delle eccellenze enogastronomiche, della cultura del paesaggio, della sostenibilità ambientale (e non solo) e del turismo del vino.
Il report che segue in formato PDF redatto da Alessandra Calzecchi Onesti riassume trent’anni di attività dell’Associazione Nazionale Città del Vino