Bottiglie metropolitane tra castelli e grattacieli

29/08/2018

Concludiamo il nostro viaggio alla scoperta degli appezzamenti di varie dimensioni coltivati a vite in molte municipalità italiane ed europee, dalle grandi metropoli ai piccoli centri abitati, con una piccola escursione anche oltreoceano. Vigne che testimoniano una parte importante della cultura e della storia cittadina e sono spesso preziosi custodi di biodiversità, in alcuni casi di biotipi rarissimi.Vigne che testimoniano una parte importante della cultura e della storia cittadina e sono spesso preziosi custodi di biodiversità, in bell ross replica alcuni casi di biotipi rarissimi.

 

A STOCCARDA vigneti che giungono fino al centro città, parchi, foreste e frutteti ricoprono più della metà degli 11.000 ettari del territorio comunale, dove è possibile trovare vigne urbane nel mix armonioso di architetture moderne ed edifici storici. Oggi – come già nel XVI secolo quando vi si coltivavano Klevner, Sylvaner, Grüner Veltliner, Gutedel, Traminer aromatico e Moscato – Stoccarda è uno dei maggiori centri vinicoli della Germania. I suoi vigneti si estendono per 423 ettari, più del 2% della superficie cittadina e, insieme a quelli dei Comuni di Esslingen e di Fellbach, fanno parte del distretto “Weinsteige”. Riesling, Trollinger, Lemberger, Sauvignon, Pinot bianco, Cabernet e Merlot sono i vitigni coltivati, le cui uve vengono poi vinificate per la maggior parte dalle cinque cantine sociali e il resto da viticoltori privati, ma in ogni caso l’ottima produzione di rossi e bianchi è destinata principalmente al mercato locale.

Si passeggia nel centro storico di VIENNA e poco dopo ci si trova immersi nel verde dei vigneti che cingono la capitale dell’impero austro-ungarico con circa 700 ettari di vite suddivisi tra il 19esimo e il 21esimo distretto. Con una storia più recente rispetto alle vigne urbane parigine e romane, qui si producono vini pregiati, molti dei quali certificati dalla Dac, l’equivalente della Denominazione d’origine. Lo storico vigneto reale degli Asburgo, lasciato per secoli abbandonato è stato nel 2009 reimpiantato all’interno del Castello di Schönbrunn e affidato alla gestione dell’associazione di vignaioli Wien Wein, che lo coltiva secondo la tradizione del Wiener Gemischter Satz (vino tutelato dal Presidio Slow Food e dalla Denominazione di Origine Controllata), cioè la vigna mista viennese con le uve di diverse varietà che crescono “mescolate” nella stessa vigna e vengono poi raccolte, pressate e trattate insieme.

 

A NEW YORK dal 2016 sui tetti dei palazzi non ci sono più solo orti ma anche veri e propri vigneti. Nel primo, a Brooklyn con vista sull’Empire State Building, sono stati impiantati Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Malbec e Petit Verdot,  dentro vasi riempiti con una terra speciale che contiene vetro riciclato triturato in grado di favorire un buon drenaggio. Devin Shomaker, il giovane co-fondatore dei Rooftop Reds fondata grazie  ad una campagna di crowdfunding e al finanziamento della casa vinicola Finger Lakes,  ha deciso di applicare la viticoltura applicata alla nuova divisione dell’agricoltura urbana, concentrandosi soprattutto sulla gestione dei micro e macro-nutrienti per la terra, sulla gestione idrica e sulle migliori pratiche tradizionali per questi vitigni. (di Alessandra Calzecchi Onesti)

Vigneti urbani e cinture verdi per una riqualificazione 

Continua il viaggio tra i vigneti in città

Vigne in città tra chiostri e conventi 

Passeggiando per le vie delle vigne in città

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