La Cura, di proprietà di Enrico Corsi, è una giovane e dinamica realtà produttiva costituita da 30 ettari di vigneto nell’alta Maremma Toscana sulla costa tirrenica.
E’ un’azienda familiare e antica, la cui filosofia produttiva è strettamente legata alla cultura contadina ma con tendenza alla sperimentazione e ad un approccio ecologico alla lavorazione del suolo e delle vigne, coordinato dall’Università di Pisa.
La tenuta, che storicamente era dedita alla orticoltura, alla frutticoltura e alla cerealicoltura, mantiene inoltre ancora vive queste produzioni e produce energia elettrica pulita, che sfrutta per le proprie attività, attraverso un impianto fotovoltaico.
Le principali varietà ospitate sono Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Ansonica, Vermentino, Malvasia, Trebbiano e Chardonnay, per una produzione annua complessiva di 30mila bottiglie. Le prime bottiglie risalgono al 1999, ma è nel 2001 che entra nel mercato il Merlot, capace da subito di mettersi in luce tra le etichette di questa tipologia, che proprio nella costa toscana trova uno dei suoi terroir d’eccellenza.
Dalla nomina a miglior Merlot d’Italia nel 2008 agli innumerevoli riconoscimenti nazionali e internazionali per tutti i suoi vini, anche quest’anno La Cura ha raccolto molti successi al XIX Concorso Enologico delle Città del Vino: Gran Medaglia d’Oro al Predicatore 2019 IGT Toscana Passito Rosso (Merlot 85%) nella Classifica generale OIV e nella sezione BIODIVINO 2021 (terzo posto in assoluto), Medaglia d’Oro al Trinus 2020 IGT Toscana Bianco (Vermentino, Chardonnay e Malvasia) nella Classifica generale e BIODIVINO 2021, Medaglia d’Oro al Brecce Rosse 2019 Monteregio di Massa Marittima DOC (Sangiovese 70%) nella Classifica generale e BIODIVINO 2021, Medaglia d’Argento La Cura Merlot 2018 Maremma Toscana DOC (Merlot 100%) nella Classifica generale e nella sezione MONDOMERLOT.
Tutti i vini di Enrico Corsi, le cui etichette sono scritte anche in braille, raccontano belle storie. Come l’ultima arrivata, in occasione dei 700 anni dell’abbandono delle spoglie mortali da parte del sommo Vate Dante Alighieri, la trilogia enoica dell’Abbondanza che trae ispirazione al meraviglioso affresco della “Fonte dell’Abbondanza” risalente al XIII sec. D.C. che impreziosisce tuttora il centro storico di Massa Marittima: Dante dell’Abbondanza (Rosso), Pia dell’Abbondanza (Rosato) e Andrea dell’Abbondanza (Vermentino), una testimonianza “liquida“ delle grazie territoriali e storiche del territorio.