LE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE CORREDATE DAL DOSSIER DI CANDIDATURA E LE RELATIVE SCHEDE PROGETTI DEVONO PERVENIRE ENTRO IL 31 AGOSTO 2025 ALLA SEDE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CITTÀ DEL VINO.
Al via la corsa per diventare Città Italiana del Vino 2026. L’Associazione lancia il bando per raccogliere le candidature per conquistare l’ambíto titolo che sarà assegnato nel corso della Convention d’Autunno delle Città del Vino che si terrà a fine settembre a Marino (Roma) Comune capofila dei Comuni dei Castelli Romani che hanno conquistato il titolo per l’anno 2025.
L’idea di nominare ogni anno un Comune (o un territorio omogeneo) capitale del vino italiano nasce con l’intento di valorizzare la ricchezza, la diversità e le caratteristiche della cultura della vite e del vino e di valorizzare l’impatto che questi elementi hanno sulla società, l’economia, la gastronomia, il paesaggio e il patrimonio materiale e immateriale di un determinato territorio, con l’obiettivo di consentire una migliore conoscenza delle realtà culturali e sociali delle Città del Vino italiane.
Il concorso, infatti, è finalizzato alla promozione di un programma annuale di attività enoturistiche, culturali, ambientali, socio-economiche, formative e di sensibilizzazione sia dei turisti sia della popolazione residente, che possa esaltare la cultura del vino di un determinato territorio.
Il programma indicato nel dossier di candidatura è auspicabile che abbia un respiro nazionale e che metta in risalto le peculiarità della Città candidata, non solo dal punto di vista vinicolo, dando prova di creatività, innovazione, sostenibilità, attenzione all’ambiente e coinvolgimento della filiera vitivinicola locale (aziende, consorzi, strade del vino, produttori, ecc.), nonché degli altri protagonisti della filiera enogastronomica e enoturistica, oltre ai cittadini residenti.
Un elemento importante della candidatura è quello di saper mobilitare la comunità locale; le attività e le iniziative da svolgere nell’ambito del programma proposto devono riuscire a coinvolgere la popolazione residente, incoraggiando la partecipazione attiva dei cittadini e delle categorie sociali ed economiche e del volontariato nella realizzazione dei progetti proposti, concrete iniziative non solo episodiche perché ideate in funzione della candidatura, ma anche permanenti perché restino patrimonio dei cittadini e del territorio proiettato verso il futuro.
Per presentare la candidatura, il Comune dovrà essere socio dell’Associazione Nazionale Città del Vino in regola col pagamento delle quote associative; si dovrà redigere un dossier di candidatura che contenga tutta una serie di dati ed informazioni, oltre che una dettagliata relazione di presentazione, con l’elenco delle attività e il budget previsti per l’anno 2026, e l’indicazione del Comitato tecnico scientifico che supporterà l’attuazione delle iniziative, oltre che l’elenco degli Enti, Istituzioni e anche Aziende che collaboreranno o che comunque patrocineranno la Città candidata. Ogni singola attività inserita nell’elenco dovrà essere accompagnata da una “scheda” descrittiva.
La valutazione delle candidature avverrà seguento specifici criteri qualitativi e quantitativi: campagna di diffusione presso i media; le attività a lungo-medio termine e le attività nuove create ad hoc che abbiano valenza futura permanente; diversità e originalità dei progetti e delle azioni proposte; attenzione allo sviluppo sostenibile del territorio e alla sua accessibilità (intesa non solo come fruizione da parte di persone diversamente abili, ma anche come complessiva capacità di accesso e uso per la collettività e di accoglienza); la realizzazione di infrastrutture permanenti ad uso enoturistico, naturalistico (es.: piste ciclabili, sentieri, segnaletica, ecc.); attenzione alla tutela del paesaggio, della viticoltura antica e eroica, dei vitigni autoctoni, delle emergenze ambientali e delle tipicità agricole; strumenti di regolamentazione urbanistica o rigenerazione urbana e rurale; tutela di sistemi di coltivazione antichi e siti storici, recupero edilizia rurale, ecc.
Importante sarà conoscere il numero di partner, enti e associazioni coinvolte e il numero di nuove attività, progetti e iniziative proposte durante l’anno a carattere estemporaneo o permanente, con particolare attenzione alle attività create appositamente per la candidatura. Saranno valutati positivamente gli interventi strutturali realizzati in funzione di servizi enoturistici (punti informazione, uffici turistici, itinerari culturali, musei del vino, enoteche pubbliche, etc.)
La Giuria che valuterà le domande a “Città Italiana del Vino” 2026 sarà composta dal Presidente e dal Direttore generale dell’Associazione Nazionale Città del Vino, più 5 personalità esterne esperte di marketing territoriale, enoturismo, gestione del territorio, eventi culturali e spettacolo.
La domanda di partecipazione e le relative schede progetti devono pervenire entro il 31 agosto 2025 alla sede dell’Associazione Nazionale Città del Vino in Via Massetana Romana 58/B – 53100 Siena.
Le domande devono essere inviate anche via e-mail PEC all’indirizzo: segreteria@pec.cittadelvino.com.
La cerimonia di insediamento della Città Italiana del Vino si dovrà svolgere preferibilmente entro il mese di febbraio 2026.
INFO: Stefania pianigiani (responsabile del progetto) tel. 0577 353144 – pianigiani@cittadelvino.com.