“A misura di natura”: Tenuta Regaleali (PA)

28/09/2021

Durante una delle tante passeggiate in vigna, mio nonno mi insegnò che “la terra non è del proprietario, ma di chi la coltiva”; noi abbiamo solo il dovere di raccontarne la storia universale, di custodirla e di preservarla, per le generazioni future dalle quali l’abbiamo presa in prestito. Se dovessi spiegare cosa è per me la sostenibilità sceglierei sicuramente due parole: misurazione e condivisione. Quando abbiamo aderito a SOStain, programma di sostenibilità per la viticoltura siciliana, lo abbiamo fatto con la convinzione di iniziare un percorso di acquisizione di consapevolezza, perché volevamo sapere esattamente che effetto ha ogni azione che compiamo in vigna, in cantina e in generale in tutta l’organizzazione”: questa la filosofia aziendale raccontata da Alberto Tasca, che oggi guida la storica cantina siciliana Tasca d’Almerita. SOStain – Alliance for Sustainable Winegrowing and Winemaking ha l’obiettivo di fornire alle aziende associate (Azienda Agricola Barone di Villagrande, Azienda Agricola COS, Cottanera, Cusumano, Azienda Agricola Naero, Azienda Agricola Terre di Noto, Planeta, Tasca d’Almerita, Marchesi di Rampingallo, Tenuta Santo Spirito di Vincenzo Gazzotti) sia linee guida in grado di indirizzare le scelte aziendali verso una maggiore sostenibilità nell’uso delle risorse, sia indicatori precisi finalizzati alla misurazione oggettiva delle performance di sostenibilità. Dal 2010 nelle retroetichette Tasca si trova il marchio SOStain, la certificazione cioè da parte di un ente terzo indipendente che attesta il rispetto di 10 requisiti: 1) La valutazione è effettuata utilizzando l’indicatore EIQ, Environmental Impact Quotient, che misura l’impatto dei trattamenti su ambiente, agricoltore e consumatore. E’ inoltre vietato il ricordo al diserbo chimico; 2) Nel vino i solfiti hanno azione conservante e antiossidante, favorendone il mantenimento della qualità nel tempo. Le quantità massime consentite in enologia sono stabilite a livello comunitario. SOStain fissa il contenuto di solforosa totale nei vini come uguale o inferiore a quello previsto dal regolamento UE che disciplina i vini biologici; 3) Tutti i filari del vigneto devono essere inebriati durante l’inverno, per contrastare l’erosione e mantenere la sostanza organica nel suolo; 4) I processi di vinificazione considerati efficienti sono quelli che consentono di produrre vini utilizzando al massimo 0,6 kwh/l di vino; 5) Il peso medio delle bottiglie di vetro impiegate nel corso dell’anno deve essere inferiore o uguale a 485,8 g/0,75 litro; 6) è richiesto che il 100% delle uve eventualmente acquistate, almeno l’80% dei dipendenti e almeno il 50% dei servizi impiegati siano risorse locali; 7)Il protocollo OAB (Observatoire Agricole de la Biodiversité) deve essere adottato per rilevare la biodiversità all’interno dei vigneti; 8) Per la realizzazione dei nuovi vigneti SOStain vengono impiegati solo materiali riciclabili o biodegradabili; 9) Il bilancio di sostenibilità deve essere pubblicato ogni anno per rendere trasparenti le azioni intraprese e i risultati raggiunti; 10) È richiesto il calcolo, su scala aziendale, degli indici proposti dal programma VIVA (Carbon Footprint, Water Footprint, Vigneto e Territorio).11 (di Alessandra Calzecchi Onesti)

CANTINE GREEN AD ALTO VALORE AMBIENTALE

UNA SFIDA PER IL FUTURO CHE PER MOLTE AZIENDE ITALIANE È GIÀ REALTÀ

PROGETTI DI VITICOLTURA SOSTENIBILE NEL MONDO E IN ITALIA

“LA CARBON FOOTPRINT DEL VINO”:CANTINA SALCHETODI MONTEPULCIANO (SI)

“LA BIOARCHITETTURA IN CANTINA”: CANTINA LA SERENA DI MONTALCINO (SI)

“COLTIVARE ENERGIA”: MARCHESI GINORI LISCI DI PONTEGINORI (PI)

“MIGLIORE CANTINA GREEN D’ITALIA”: LE CARLINE DI PRAMAGGIORE (VE)

“VALORI SOCIALI, ETICI E AMBIENTALI IN OGNI FASE DELLA FILIERA”: MASI AGRICOLA S.P.A. DI SANT’AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VR)

 

“ARCHITETTURA IN ARMONIA CON LA NATURA: KELLEREI BOZEN”:CANTINA PRODUTTORI BOLZANO (BZ)

 

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