Enoturismo e Chianti Colli Senesi, per un 2024 al top

25/06/2024

Forte di una stagione turistica iniziata con sprint, il Consorzio Chianti Colli Senesi si dice più che soddisfatto di una denominazione che si dimostra tutt’ora in continua crescita, con la speranza che il 2024 si mantenga, dal punto di vita delle condizioni meteo, favorevole come ha saputo essere a inizio anno, con un clima molto mite e mediamente piovoso, ottimo per assicurare alle piantagioni una discreta riserva idrica per tutta l’annata, al contrario dell’anno scorso, tutt’altro che clemente.

“Il 2023 è stata un’annata molto difficile meteorologicamente parlando, cosa che ha provocato una diminuzione nelle quantità di raccolto, ma che di contro, ha determinato una produzione qualitativamente ottima – afferma Cino Cinughi de Pazzi, presidente del Consorzio Chianti Colli Senesi. “Speriamo che il 2024 si riveli complessivamente discreto anche dal punto di vista dell’Export, con le nuove e inevitabili sfide legate al cambio di abitudini di consumo dei vini rossi a favore dei bianchi e delle bollicine, riscontrabile tendenzialmente nella fruizione giovanile, più incline a consumare vino in occasioni di aperitivi o di ritrovo conviviale, piuttosto che a tavola al consumo dei pasti”.

“Come denominazione, la nostra caratteristica principale è sempre stata quella dell’ottimo rapporto qualità prezzo, una peculiarità generalmente molto apprezzata sui mercati, legata al fatto di avere una stretta connessione con un territorio magnifico e poter vantare così una produzione di filiera corta, a garanzia della stessa autenticità delle nostre etichette” – continua Cinughi. “In questo senso, grazie al patrimonio paesaggistico e alle peculiarità organolettiche di un territorio unico al mondo, l’enoturismo rappresenta per noi una risorsa fondamentale da valorizzare al massimo. Tutte le nostre cantine, generalmente di piccole e medie dimensioni, sono oggi consapevoli dell’importanza del brand ‘Toscana’ e sono in grado di offrire ai visitatori esperienze di qualità, con tour guidati e degustazioni”.

A partire quindi dalla consapevolezza di trovarci al centro di un territorio che tutto il mondo ci invidia, quello della crescita dell’enoturismo deve essere un obiettivo imprescindibile, da affiancare all’attività aziendale di produzione, al fine di creare un connubio sinergico fatto di qualità e accoglienza. Un bien vivre targato Toscana accompagnato però sempre dalla nozione di un consumo consapevole affinché un bicchiere di buon rosso rimanga sempre un piacere della vita e mai un abuso.

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